Prosegue la narrazione del racconto "Il segreto dell'isola" con la terza parte.
All’improvviso si rese conto di essersi perso nella jungla. Non sapendo come procedere alzò gli occhi verso il cielo, vide così un bagliore verdastro, che assumeva dei contorni sempre più netti.
Di fronte ai suoi occhi increduli si parò un enorme drago verde cavalcato da una ragazza. Diversamente da quanto aveva letto nei libri della biblioteca paterna, il drago non emetteva strali di fuoco. Dalla sua bocca veniva fuori in maniera ritmica una polvere bianca che avvolgeva di ghiaccio ogni oggetto.
La ragazza, dalla folta capigliatura bionda con tante treccine, aveva un’aria simpatica e disse di chiamarsi Sally.
Capitolo 3
Cominciarono a parlare tra loro e seppe così che il drago si chiamava Barion e che il loro incontro non era casuale. Sally si offrì di aiutare William nella ricerca dell’oggetto misterioso.
A loro insaputa, qualcuno ben nascosto tra i rami, li osservava e valutava il da farsi.
Si trattava dell’Elfo trasformista, una creatura fuori di senno, che viveva all'interno di un vecchio guscio di tartaruga. Era uno dei fedeli servitori del re barbaro Gordon e infatti si precipitò immediatamente da lui per prendere ordini.
L'Elfo infilò la chiave nell’invisibile serratura di un albero e si calò nello stretto passaggio prendendo in mano la torcia perenne.
La scala a chiocciola si perdeva in un vuoto abissale reggendosi quasi da sola e conduceva al castello di Gordon, che sembrava galleggiare nel nulla.
Al suo arrivo la scala si dissolse e l’ampia porta di entrata con la sua decorazione terrificante si aprì.
Un ampio teschio con gli occhi di rubino riluceva e accoglieva gli incauti visitatori con storie oscure presenti sui bassorilievi ai lati dell’entrata. L’esterno e l’interno del castello erano di colore grigio e nero.
Gordon decise di muovere immediatamente battaglia. Non poteva permettere che il ragazzo dell’isola entrasse in possesso del segreto. Era in vantaggio perché sapeva esattamente dove andare a cercare!